Al fine di orientare i nostri soci nella scelta del farmaco adatto per il controllo estivo della varroa è stata preparata una breve rassegna.
La lista dei farmaci acaricidi attualmente registrati in Italia si può reperire consultando il portale https://www.medicinesinfo.eu/it
Si ricorda che l’utilizzo di qualsiasi preparato che non sia registrato, anche se contentente lo stesso principio attivo di un farmaco che lo è, è illegale e passibile di sanzione!
Considerata la vastità della proposta è stata operata per voi una prima selezione. Quest’anno sarà possibile acquistare in comune i seguenti presidi:
Api-bioxal in polvere: a base di acido ossalico, si può utilizzare per gocciolamento preparandolo in sciroppo zuccherino seguendo le dosi sotto riportate e dispensandolo in dose di 5 ml per favo coperto da api.
Questa è la modalità da noi consigliata in quanto altamente efficace e sicura per l’operatore. Per il gocciolamento è possibile utilizzare il dosatore da 600 ml venduto dalla casa produttrice o in alternativa un siringa da 50-60 ml. In alternativa si può somministrare per sublimazione (2,3 g a famiglia) dotandosi di un sublimatore con temperatura controllata e di dispositivi di protezione individuale adatti (maschera, tuta usa e getta, guanti). In entrambi i casi è assolutamente sconsigliata la ripetizione del trattamento, che va effettuato in singola somministrazione in condizioni di assenza di covata. Tale assenza di covata può essere indotta in estate con ingabbiamento della regina (25 giorni) o con asportazione di covata. Il momento ideale per questi interventi è nelle prime due settimane di luglio.
La soluzione per il gocciolamento deve essere utilizzata preferibilmente nel giro di qualche giorno quindi è consigliabile preparare solo il volume che servirà effettivamente. Per preparare esattamente il volume che vi serve potete usare come riferimento il file excel a questo indirizzo.
Api-bioxal liquido pronto all’uso: vale quanto detto per la precedente formulazione sia in termini di efficacia che in termini di condizioni di utilizzo, con il vantaggio però che il farmaco è già pronto all’uso per il gocciolamento. La dose da utilizzare è sempre di 5 ml per favo coperto da api. Il farmaco si conserva, una volta aperta la confezione per circa 3 mesi.
Apivar: farmaco di sintesi a base di amitraz, si somministra inserendo due strisce per alveare (previa rimozione del melario) e lasciandole all’interno dello stesso tra i 42 e 56 giorni. Alcuni lavori suggeriscono una migliore efficacia prolungando la permanenza addirittura fino a 10 settimane. L’efficacia è inferiore rispetto al farmaco precedente e pertanto può non essere sufficiente in caso di infestazioni molto elevate. Data la cinetica abbastanza lenta del farmaco si consiglia di non ritardare il posizionamento delle strisce oltre i primi di luglio. Importantissimo inoltre ricordare come solo chi è in autoconsumo (< 10 alveari) può smaltire le strisce usate nei contenitori presenti nelle farmacie, chi non si trova in questa condizione dovrà invece rivolgersi a ditte specializzate pena multe salatissime! Per questioni di semplicità di approvvigionamento non vi proponiamo l’altro farmaco registrato a base di amitraz (Apitraz) che però si può considerare sostanzialmente analogo nell’azione.
Api-life var: farmaco a base di timolo, in forma di tavolette. Una delle due tavolette contenute nella busta va rotta in quattro parti e sistemata agli angoli dell’alveare, sui favi (sempre in assenza di melario). Tale pratica va ripetuta per 4 volte a distanza di 7 giorni. Sebbene non si sia riscontrata una vera e propria perdita di efficacia, si è notato negli ultimi anni una tendenza delle colonie trattate in questo modo a non invernarsi correttamente.
Apifor60: a base di acido formico al 60%, può essere somministrato con diversi erogatori e in assenza di melario onde evitare la contaminazione del miele. Va maneggiato con attenzione e con appositi dispositivi di protezione individuale (guanti, occhiali) in quanto altamente caustico. L’efficacia riscontrata nelle nostra prova (vedi notiziario 2/2019), utilizzando evaporatori Nassenheider e Aspronovar form non è elevatissima e piuttosto variabile. Questa evidenza si inserirebbe insieme alle altre raccolte negli anni a definire un farmaco con alcune potenzialità (interessante soprattutto l’azione sulla varroa sotto opercolo) ma con scarsa maneggevolezza.
Formic pro: a base di acido formico disperso in strisce in gel. Le colonie vanno trattate in assenza di melario, aprendo la porticina di volo e chiudendo con il cassettino il fondo antivarroa. Per evitare effetti avversi è importante che la temperatura, almeno per il primo giorno di trattamento, non superi mai i 30 gradi e che la famiglia da trattare copra almeno 3 favi. Vanno usate due strisce per alveare, lasciate sopra i listelli superiori dei favi per 7 giorni. L'efficacia complessiva riportata dal produttore è molto elevata (98%), ma si deve tenere conto della diversa posologia utilizzata nella prova rispetto alle indicazioni in etichetta e del periodo in cui è stata svolta la stessa (autunnale). Sicuri vantaggi di questa formulazione sono la lunga conservazione (2 anni a temperatura ambiente) e la ormai nota efficacia acaricida sotto opercolo, nonché la facilità di somministrazione rispetto ad Apifor60.
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